Amaroni

La terra dei castagni in fiore
Alcune notizie lo ricordano qual Casale di Squillace, di cui seguì le vicende.
Perciò sottostette agli stessi dominatori, da Giovanni di Monfort alla famiglia Marzano (1314), ai d’Aragona (1464), ai Borgia cui appartenne dal 1494 alla prima metà del secolo XIIII, quando venne infeudato ai De Gregorio che lo tennero fino al 1806.
Altre notizie lo fanno risalire ai tempi della Gallia. Esso fu fondato dai Padri Basiliani che lo colonizzarono mediante piantagioni di numerosi uliveti, castagneti e vigneti.
Venne distrutto dall’invasione dei barbari.
Durante i moti del 1799 fu ostile ai repubblicani, che contrastò impedendo venisse piantato l’albero della libertà.
Con l’ordinamento francese del 1806 è incluso nel cosiddetto Governo di Squillace e costituito Comune autonomo nel 1816; nel 1833, riportato a frazione, veniva aggregato al Comune di Squillace dal quale veniva staccato nel 1850 per riacquistare l’autonomia.